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Alice A. Bailey
Codice prodotto: Le01000010
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Il Progetto di Progetto Anima
Il Progetto è un prodotto o un servizio atto ad aumentare la vibrazione all’Anima cioè il flusso del GEI.
Il Progetto è proposto mediante una “Scheda Progetto” che riporta i dati del prodotto, il prezzo, il GEI-progetto, gli Helps e gli Atomi associati al prodotto.
Il Progetto “LIBRI”
Il Progetto “LIBRI” è l’insieme dei prodotti (libri, audio-libri, eBook) atti ad aumentare la vibrazione ai Centri e quindi all’Anima che agiscono sul campo energetico mentale del nostro corpo che è ancora superiore a quello emozionale.
La lettura di un libro interessa in modo particolare il corpo mentale e produce delle vibrazioni di due ottave “superiori” a quella fisica.
Ad ogni prodotto è associato il rispettivo GEI-progetto (aumento % di flusso di energia all’Anima durante l’utilizzo dello stesso).
Il Prodotto va usato con coscienza e consapevolezza senza sovraccaricare i Centri interessati.
Al termine dell’utilizzo del Prodotto il GEI-uomo si “assesterà” ad un valore consolidato più alto.
Questi Progetti manifestano un GEI maggiore di quelli precedenti e la loro vibrazione arriva ad interessare direttamente il Corpo mentale: “una mente sana porta ad una vita sana”.
Questi Progetti tendono ad interessare sia i Centri Inferiori che quelli Superiori dell’Uomo che sono legati al corpo fisico, al corpo emozionale e al corpo mentale.
IL LIBRO
Questi due volumi contengono la testimonianza di una serie di istruzioni individuali e di gruppo che un Maestro di Saggezza impartì nell'arco di quindici anni ad un gruppo di aspiranti. Queste istruzioni contengono insegnamenti dettagliati sulla Meditazione, Iniziazione e sui Sei stadi del Discepolato; danno risalto alla Nuova Era, allo sviluppo della coscienza di gruppo e alla svolta dal discepolato individuale a quello di gruppo nella preparazione all'iniziazione
informazioni sull'Autore: Alice Bailey
LA GRANDE INVOCAZIONE
Dal punto di Luce entro la Mente di Dio
Affluisca luce nelle menti degli uomini.
Scenda Luce sulla Terra.
Dal punto di Amore entro il Cuore di Dio
Affluisca amore nei cuori degli uomini.
Possa il Cristo tornare sulla Terra.
Dal centro ove il Volere di Dio è conosciuto
Il proposito guidi i piccoli voleri degli uomini;
Il proposito che i Maestri conoscono e servono.
Dal centro che vien detto il genere umano
Si svolga il Piano di Amore e di Luce.
E possa sbarrare la porta dietro cui il male risiede.
Che Luce, Amore e Potere ristabiliscano il Piano sulla Terra.
Questa Invocazione o Preghiera non appartiene ad alcuno né ad alcun gruppo, ma a tutta l’Umanità. La bellezza e la forza di essa stanno nella sua semplicità, e nel suo esprimere certe verità centrali che tutti gli uomini accettano, in modo innato e normale, la verità che esiste un’Intelligenza fondamentale cui, vagamente, diamo il nome di Dio; la verità che, dietro ogni apparenza esterna, il potere motivante dell’Universo è Amore; la verità che una grande Indi[1]vidualità, dai Cristiani chiamata il Cristo, venne sulla Terra, e incorporò quell’amore perché potessimo comprendere; la verità che sia amore che intelligenza sono effetti di quel che vien detto il Volere di Dio; e infine l’evidente verità che solo per mezzo dell’umanità stessa il Piano divino troverà attuazione.
ALICE A. BAILEY
ESTRATTO DA UNA DICHIARAZIONE DEL TIBETANO (pubblicata nell’agosto del 1934)
... basti dire che sono un discepolo Tibetano di un certo grado, cosa questa che a voi dice ben poco, poiché tutti siamo discepoli, dal più umile aspirante fino al Cristo medesimo e oltre. Io vivo in un corpo fisico come gli altri uomini, ai confini del Tibet, ed in certi periodi, dal punto di vista exoterico, e quando altri miei doveri me lo consentono, presiedo un vasto gruppo di Lama tibetani. Questo è il fatto in base al quale è stato detto che sono un Abate di quella particolare Lamaseria. Coloro che collaborano con me all’opera della Gerarchia (e tutti i veri discepoli vi partecipano) mi conoscono anche sotto un altro nome e per un altro Officio. A.A.B. sa chi io sono, e mi riconosce sotto entrambi i nomi.
Sono un vostro fratello che ha viaggiato un poco più a lungo sul Sentiero e ha perciò contratto maggiori responsabilità. Sono uno che ha lottato e si è aperta la via fino a trovare una luce maggiore di quella che possono avere gli aspiranti che leggono queste pagine, e devo perciò agire quale trasmettitore della Luce, a qualunque costo. Non sono vecchio, secondo il modo consueto di considerare l’età dei maestri, pure non sono giovane, né privo di esperienza. L’opera mia consiste nell’insegnare e nel diffondere, e sto facendolo da molti anni. Cerco anche di aiutare il Maestro M. e il Maestro K.H. ogni volta che se ne offre l’opportunità, poiché sono stato per lungo tempo in rapporto con Loro e con il Loro lavoro.
In tutto quanto precede, vi ho detto molto, ma nulla che possa indurvi ad offrirmi quella cieca obbedienza e quella vana devozione che gli aspiranti emotivi offrono al Guru, o al Maestro, con il quale sono ancora incapaci di entrare in rapporto. Essi non potranno stabilire quell’auspicato contatto fino a quando non abbiano trasmutato la devozione emotiva in servizio non egoistico all’Umanità, non al Maestro.
Le opere che ho scritto sono offerte al pubblico senza alcuna pretesa che vengano accettate. Esse possono essere, o non essere, corrette, vere e utili. Sta a voi accertarne la verità con la retta pratica e l’esercizio dell’intuizione. Né a me né ad A.A.B. interessa minimamente che vengano accolte come ispirate, né che tutti ne parlino concitatamente come di scritti di uno dei Maestri. Se esse presentano la Verità in modo tale da costituire una continuazione degli insegnamenti già dati al mondo; se le informazioni impartite elevano l’aspirazione e la volontà di servire dal piano delle emozioni a quello della mente (il piano ove i Maestri possono essere trovati), allora avranno servito al loro scopo. Se un insegnamento suscita una risposta della mente illuminata e fa brillare un lampo d’intuizione, può essere accettato, ma non altrimenti. Se quanto vi si afferma finirà per essere corroborato, e apparire vero alla luce della Legge di Corrispondenza, sarà bene, ma se ciò non avverrà, lo studioso non accetti quanto vi si dice.
Rudolf Steiner
FLINTHOLM HENNING
Deuter